lunedì 24 agosto 2015

YAMAHA T-MAX

t-max

 è uno scooter bicilindrico dell'azienda nipponica Yamaha Motor.
Il suo debutto risale al 2001, dopo essere stato presentato alla stampa europea nel luglio 2000 in Italia.
La lettera T che contraddistingue lo scooter identifica l'uso di un motore bicilindrico da 499 cm³(530 dal 2012) al quale è stato aggiunto un terzo pistone di bilanciamento contrapposto ai primi 2.
A partire dal suo debutto il mezzo ha subito diverse modifiche sia estetiche che tecniche che hanno contribuito non poco al suo miglioramento
  • 2001 - 2003: Prima versione a carburatori (Mikuni dotati di starter automatico), monta un solo freno a disco anteriore.
  • 2004 - 2007: Seconda edizione ad iniezione. Monta 2 dischi freno anteriori, il copertone posteriore maggiorato e una strumentazionediversa e ampliata, con il contagiri e un display multifunzione digitale. Yamaha introduce nuove colorazioni.
  • 2008: Terza revisione, rivista completamente l'estetica e l'impianto frenante, che ora adotta nuove pinze freno, uguali a quelle utilizzate nella R6 o R1. L'azienda inoltre introduce il nuovo telaio in alluminio, con maggiore interasse, un cerchio anteriore maggiorato (15 pollici).
  • 2009 - 2010: Quarta edizione del TMAX, rivista nuovamente l'estetica anche se per dettagli e qualche particolare meccanico.
2012: nuovo motore, maggiorato di 30 cc, nuovo sistema di trasmissione finale a cinghia, invece della doppia catena a bagno d'olio, più leggero e con un design ancora più spigoloso.
Yamaha TMAX 2007TMS.jpg
Dimensioni e pesi
Ingombri(lungh.×largh.×alt.)2.195 × 775 × 1.445 mm
AltezzeSella: 800 mm - Minima da terra: 125 mm
Interasse: 1.580 mmMassa a vuoto: (in ordine di marcia) 221 kgSerbatoio: 15 l
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico 4 tempiRaffreddamentoa liquido
Cilindrata499 cm³ (Alesaggio 66,0 x Corsa 73,0 mm)
Distribuzionedoppio albero a camme, 8 valvoleAlimentazioneiniezione elettronica
Potenza: 43,5 CV a 7.500 giri al minutoCoppia: 45 N m a 6.500 giriRapporto di compressione: 11:1
Frizione:Cambio: variatore automatico
Trasmissionea cinghia
Avviamentoelettrico
Ciclistica
SospensioniAnteriore: Forcella telescopica / Posteriore: Forcellone oscillante
FreniAnteriore: doppio disco da 267 mm / Posteriore: disco singolo da 267 mm
PneumaticiAnteriore: 120/70-15 - Posteriore: 160/60-15
Prestazioni dichiarate
Velocità massima185 km/h
Altro
OmologazioneEuro 3


VATICANO

VATICANO













Lo Stato della Città del Vaticano (denominazione in latinoStatus Civitatis Vaticanæ[comunemente chiamato Città del Vaticano o più semplicemente Vaticano) è una città-Statoindipendente dell'Europa. Esso è il più piccolo Stato indipendente del mondo sia per popolazione (836 abitanti)[14] sia per estensione territoriale (0,44 k), ma allo stesso tempo è anche al secondo posto in Europa per densità di popolazione.
La Città del Vaticano è un'enclave nel territorio della Repubblica Italiana, inserita nel tessuto urbano della città di Roma. Nello Stato vige un regime di monarchia assoluta elettiva di tipopatrimoniale con a capo il papa della Chiesa Cattolica. La lingua ufficiale dello Stato della Città del Vaticano è l'italiano, mentre il latino è la lingua ufficiale della Santa Sede.

Lo Stato della Città del Vaticano batte moneta propria, ma per effetto dell'unione doganale e monetaria con l'Italia adotta l'euro che negli otto tagli delle monete metalliche riportano nella faccia nazionale l'effigie del papa regnante ovvero soggetti vaticani ed emette propri francobolliutilizzabili per il servizio postale verso tutto il mondo (ma ovviamente solo con spedizione dallePoste Vaticane). Importanti le serie commemorative delle monete e dei francobolli molto ricercate dai numismatici e dai filatelici di tutto il mondo. In Vaticano è inoltre edito un giornale quotidiano, L'Osservatore Romano, fondato nel 1861, e dal 1931 funziona una emittente, la Radio Vaticana, che trasmette in tutto il mondo in varie lingue.
Lo Stato della Chiesa, che per circa un millennio si era esteso su buona parte dell'Italia centrale, costituendo la base territoriale del potere temporale dei papi, fu integralmente annesso al Regno d'Italia nel 1870, quando i bersaglieri (il 20 settembre) penetrarono in Roma attraverso la breccia di Porta Pia, astenendosi dall'occupare militarmente il solo rione Borgo. Il territorio lasciato al Pontefice si restrinse ulteriormente nei giorni successivi alla sola cerchia delle mura leonine, per richiesta dello stesso cardinale segretario di stato, Giacomo Antonelli, che paventava problemi di ordine pubblico e si faceva portavoce del rifiuto di Pio IX a diventare una sorta di sovrano di un solo rione; ciò nascondeva l'intento di far pesare ancora di più la prigionia del Papa, sperando in una nuova restaurazione per recuperare tutto lo Stato Pontificio. Col Regio Decreto del 9 ottobre 1870 n. 5903 Roma fu proclamata capitale d'Italia e fu soppresso il potere temporale dei papi. Pio IX, sovrano spodestato militarmente, non dette né adesione né consenso all'occupazione italiana, e nemmeno alla legge delle Guarentigie, che fu proclamata unilateralmente dallo Stato occupante, nell'intento di mantenere e garantire l'indipendenza spirituale del Papa (ma non la sua sovranità) e la prosecuzione della sua missione religiosa; egli si considerò prigioniero in Vaticano, e non ne uscì mai più, pur continuando a esercitare il pontificato. Nacque così la Questione Romana, che tormentò i rapporti tra Regno d'Italia e Chiesa cattolica per 59 anni.

Ci furono lunghe trattative diplomatiche, durante le quali fu più volte ipotizzata la costituzione di un nuovo Stato, la cui estensione, a seconda delle proposte, variava dalla sola area a disposizione del Papa sin dall'ottobre 1870, ad un territorio esteso fino al mare o che comprendesse almeno un accesso al Tevere, come garanzia della possibilità di raggiungere i fedeli fuori d'Italia senza percorrere territorio italiano; o comunque si ipotizzava un territorio non troppo minuscolo che giungesse fino a Villa Doria Pamphilj. Tali ultime ipotesi vennero infine meno sia per la decisione di Mussolini di non cedere porzioni significative di territorio italiano sia per il timore di Pio XI di essere eccessivamente distolto da problemi temporali. La Questione fu infine risolta l'11 febbraio 1929, quando i due Alti Contraenti firmarono i Patti Lateranensi, con i quali si riconobbero reciprocamente il carattere di indipendenza e di sovranità.

I Patti consistevano in:
  • un concordato sui reciproci rapporti.
  • un trattato, con allegata una convenzione finanziaria.
Per l'appunto il trattato lateranense è l'atto istitutivo dello Stato della Città del Vaticano, con il quale l'Italia riconosce al Papa la piena sovranità e indipendenza sulla sola ed esclusiva parte del territorio della città di Roma compreso nella cerchia delle Mura Leonine, oltre che sulla Piazza San Pietro. Questo territorio, pur estremamente ridotto, è riconosciuto a livello internazionale e assicura così l'indipendenza sovrana della Santa Sede rispetto a qualsiasi altro potere politico. La convenzione finanziaria fornì i mezzi per l'autonomia economica della nuova formazione statale.
Nel 1948 i Patti furono riconosciuti nell'articolo 7 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Stemma della Città del Vaticano


La blasonatura dello stemma della Città del Vaticano:
« Scudo sannitico di rosso alle chiavi pontificie, una d'oro e l'altra d'argento, decussate, addossate, con gli ingegni traforati in forma di croce in alto, rivolti verso i lati dello scudo e legate da un cordone rosso, terminate in nappe dello stesso; timbrate dal triregno papale d'argento, con applicate tre corone d'oro, cimato da un piccolo globo sostenente una crocetta dello stesso, foderato di rosso; dal triregno pendono due infule d'argento, frangiate d'oro e caricate ciascuna da crocette d'oro, che avvolgono le chiavi »
Essa è descritta all'articolo 20 della Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, sotto la voce "Allegato B. Stemma ufficiale dello Stato della Città del Vaticano".
L'inno nazionale della Città del Vaticano è l'Inno e Marcia Pontificale; il testo è di Antonio Allegra, la musica di Charles Gounod. L'inno venne adottato il 16 ottobre 1949.

ARRIVO RECINTO CERVI